Auguri di Buona Pasqua


Carissimi tutti, 

con l’imminenza della S. Pasqua i miei auguri sono principalmente, in questo momento così difficile, un segno di speranza.

Sono molto affezionata a questa parola, che non è tanto da intendere come semplice ottimismo ma come qualcosa di più sottile e forte insieme, è un po' il filo che ci tiene uniti, in un presente che ci mette sempre in gioco ma non ci deve, non ci può, "tenere in scacco".

Non sono state settimane facili, per alcuni di noi molto dolorose, e la S. Pasqua, che è morte e insieme risurrezione, credo possa essere per noi un valore da assumere, per essere capaci di resistere e superare questo momento. Abbiamo tanto da fare, insieme. Prendiamoci questi giorni per una pausa, diamo al nostro tempo, che sembra ormai tutto uguale, il giusto peso. Mi piace pensare ad una educazione al tempo, che ci consente di guardare alla realtà distinguendo ciò che veramente conta, ciò di cui abbiamo davvero bisogno.

Che sia allora, per Voi tutti, una S. Pasqua di coraggio, di forza interiore ... e di vera speranza.

Qui sotto una bella proposta – a proposito di forza e coraggio – la proposta di Ivana di Martino, ultramaratoneta. Partecipate numerosi, è un messaggio bello, toccante, ed è un pensiero per chi lavora per noi, in prima linea.

 

Con affetto, 

ancora tanti auguri.

La dirigente

Annamaria Borando

 

CINQUANTAQUELLOCHEVIPARE

Un messaggio di Ivana di Martino

Chiunque ha una passione, un talento, qualcosa che ama fare e che in questi giorni può fare a casa. Vi chiedo di metterlo a disposizione di tutti per sostenere il Policlinico di Milano.

Come fare? Il 13 aprile nel rispetto del decreto correrò per 50 km nel vialetto dei box di casa mia, sono esattamente 83 metri più 3 metri di curva. Mi piacerebbe che chiunque di voi possa accompagnarmi in questa corsa, partecipando insieme a me e “correndo” con la cosa che ama di più, facendola per 50 volte, o per 50 minuti o per cinquantaquellochevipare.

Perché 50?
Perché il 13 aprile saranno 50 giorni dal primo decreto restrittivo.

Potete leggere 50 pagine, fare 50 flessioni, cucinare 50 biscotti, praticare 50 minuti di yoga, 50 km in bicicletta sui rulli... sbizzarritevi!  L'importante è che ci sia il numero 50.

In questo modo ci faremo tutti compagnia producendo energia, soprattutto per chi è in prima linea in questa emergenza, come il personale del Policlinico.

Basta fare una storia sul vostro profilo Instagram con i vostri 50 con l’hashtag #50challenge.

Grazie. Un abbraccio, Ivana